Chi ci ha seguito in questo percorso avrà già letto su Juvenilia “Lo sviluppo dell’attività cognitivo-motorie”. Ora passiamo dalla teoria alla pratica attraverso il sistema PSI.CO.M. costituito da otto metodologie che propongono attività e giochi di movimento concepiti pensando agli effetti che vogliono produrre sui processi cognitivi.
Le metodologie PSI.CO.M. impiegano batterie di immagini e rappresentazioni grafiche pensate espressamente per stimolare variamente i processi cognitivi cosicché le risposte cognitivo-motorie che i bambini produrranno a partire dalle consegne, possano scaturire sempre da elaborazioni che abbiamo intenzionalmente voluto promuovere.
Tutte le immagini utilizzate per l’applicazione del Sistema PSI.CO.M. e descritte nel volume, sono state raccolte in maniera organica nel Pictures Book® digitale, allegato allo stesso. Si tratta di un portfolio didattico appositamente concepito, costituito da n°8 gruppi di pannelli illustrati (un gruppo per ogni singola metodologia).
Tutti i pannelli contenuti nel DVD sono stampabili e hanno dimensioni e caratteristiche compositive e cromatiche standardizzate, individuate dopo diversi tentativi; dette caratteristiche consentono una buona visibilità dei contenuti grafici anche in ambienti ampi e in condizioni di luce anche solo sufficienti. Il Pictures Book® costituisce la componente iconografica del testo ed è quindi strumento necessario per il raggiungimento degli obiettivi di educazione cognitivo-motoria che sistema PSI.CO.M. si prefigge.
Di seguito sintetizziamo le caratteristiche generali di due delle otto metodologie PSI.CO.M.: la Metodologia del Semaforo, il Metodo Posturale Dinamico
Metodologia del Semaforo
Questa metodologia è applicabile sin dalla seconda infanzia. È stata sviluppata:
- • per favorire l’apprendimento delle prime nozioni generali di anatomo-topografia.
- • per la conoscenza del proprio corpo.
- • per favorire l’associazione tra la percezione visiva dei diversi distretti corporei e le sensazioni corrispondenti all’assunzione di posture e all’esecuzione di movimenti che quei distretti possono eseguire.
- • per migliorare le capacità osservazione e di imitazione del movimento.
Alcuni percorsi didattici di base promuovono l’associazione delle parti del corpo coi colori del Semaforo.
Proprio a partire da questa associazione cromatica, vengono sviluppate didattiche specifiche che promuovono la funzionalità di processi e quindi di circuiti cerebrali, differenti.
- • didattiche di osservazione e propriocezione
- • didattiche di osservazione e verbalizzazione
- •didattiche di ascolto ed esecuzione
- • didattiche con tecnica di puntamento.
Successivamente allo svolgimento delle suddette didattiche, vengono proposte attività e giochi che richiedono un impegno cognitivo-motorio progressivamente crescente.
Il Metodo Posturale Dinamico (M.P.D.).
Questa metodologia ha come obiettivo principale lo sviluppo dei sistemi mnesici in relazione al movimento e coniuga importanti aspetti posturali e motorii con la loro rappresentazione mentale. Per l’applicazione del M.P.D. occorre impiegare i pannelli del Vocabolario Posturale Dinamico contenuti nel Picture Book.
Il Vocabolario Posturale Dinamico è composto da n° 26 pannelli didattici illustrati (uno per ogni lettera dell’alfabeto inglese) rappresentanti altrettante stazioni posturali di base, con i relativi compiti motorii prestabiliti.
Sul fronte di ogni pannello compare:
- • il disegno di una figura umana sulla sinistra, che assume una stazione posturale,
- • nel controllo e nel monitoraggio del proprio comportamento;
- • una lettera che sovrasta detta raffigurazione, identificandola,
- • tre serie orizzontali di figure, ciascuna delle quali descrive un compito motorio predefinito, ritraendone alcune fondamentali posizioni di passaggio che si raggiungono durante lo svolgimento dello stesso,
- • un simbolo alfanumerico identificativo del compito motorio, all’interno di un rettangolo grigio, che evidenzia le caratteristiche dello stesso.
Sul piano didattico, ogni pannello costituisce un Modulo Posturale Dinamico. I contenuti dei 26 moduli si centrano su aspetti posturali e dinamici costituenti la parte iniziale di catene cinetiche di schemi motorii di base.
Le fasi iniziali dell’apprendimento delle suddette catene cinetiche, mediante l’impiego dei pannelli, richiedono un impegno cognitivo che darà i suoi frutti nelle fasi successive dello sviluppo del metodo (e quindi del bambino); i pannelli sono organizzati per facilitare nel bambino l’apprendimento di successivi schemi motorii, grazie proprio al contributo metodologico dell’approccio cognitivo.
La struttura modulare del vocabolario, consente la composizione di attività psico-cognitivo-motorie sempre diverse, in funzione degli obiettivi didattici che il progetto educativo vuole raggiungere; ogni modulo può essere utilizzato da solo o in abbinamento con altri moduli.
Questa ultima opzione permette ampliare pressoché illimitatamente le possibilità didattiche che potranno trovare occasioni di sviluppo in funzione delle capacità didattico-creative dell’istruttore; inoltre anche i bambini potranno esercitare e sviluppare la loro inventiva.
Osservando il fronte di ogni pannello distinguiamo quindi delle immagini antropomorfe, lettere dell’alfabeto, simboli alfanumerici, segni grafici indicanti la direzione del movimento e altri che si riferiscono ad alcune parti del corpo soggette a spostamento durante l’azione. Per queste ragioni la visione di un pannello recluta aree corticali di entrambi gli emisferi e stimola il bambino a compiere operazioni cognitive che hanno una significativa valenza educativa, non soltanto per la complessità dei compiti mentali che è chiamato a svolgere, ma anche a seguito della modalità di somministrazione delle istruzioni; dunque i compiti motorii che il bambino è chiamato ad eseguire, ancorché semplici, costituiscono l’espressione di processi cognitivi complessi. Naturalmente l’applicazione del M.P.D. deve tener conto del livello di istruzione dei bambini.
Prima della alfabetizzazione è possibile un impiego limitato alla interpretazione e alla imitazione dei compiti motori raffigurati nel retro dei pannelli (poiché le lettere dell’alfabeto poste sul fronte, sono segni grafici privi di significato). Con l’inizio della alfabetizzazione è già possibile un impiego del metodo al fine di associare ogni lettera ad una postura e ai relativi compiti motori.
Successivamente, col progredire delle competenze di letto-scrittura sarà possibile ampliare e moltiplicare le possibilità di impiego.
Conclusioni
Fermo restando che conoscenze specifiche nell’ambito delle scienze del movimento costituiscono un importante valore aggiunto, in linea di massima l’applicazione delle metodologie PSI.CO.M. può prescindere da una formazione altamente specialistica e quindi può consentire anche a operatori dell’educazione con ruoli assai diversi (maestri, genitori, animatori, personale delle ludoteche, etc.) di avviare efficacemente i bambini ad un percorso di crescita psico-cognitivo-motoria.
Inoltre una delle caratteristiche dello PSI.CO.M., di cui gli autori sono orgogliosi è la “democraticità” del sistema metodologico che, coerentemente con il principio del gioco-movimento e sport per tutti, è accessibile a chiunque e non richiede attrezzature costose, ma anzi mette tutti in condizioni di costruirsi agevolmente attrezzi semplici e di grande efficacia a costi praticamente nulli.
In conclusione ci preme segnalare altre caratteristiche tecnico-didattiche che a nostro giudizio rendono il sistema PSI.CO.M. particolarmente interessante:
- • la possibilità di “giocare a PSI.CO.M.” nei contesti più svariati (in aula, in palestra, a casa, etc.)
- • la possibilità che i bambini giochino da soli (una volta appresi i principi fondamentali)
- • la possibilità di giocare anche in spazi limitati
- • la possibilità di approntare micro-sessioni di attività PSI.CO.M. della durata di 10-15 minuti
- • la possibilità di essere applicate senza l’impiego di strutture, infrastrutture o attrezzi costosi
Inoltre i risultati delle prime applicazioni del sistema PSI.CO.M. in fasce d’età assai diverse da quella per cui è stato concepito e applicato su vasta scala, ci incoraggiano nel continuare la sperimentazione, in particolare in giovani tra i 12 e i 18 anni, in giovani adulti (tra i 19 e i 30 anni) e in adulti over 60.
Massimo Sciuto
Presidente dell’Istituto Superiore per le Scienze Cognitive di Enna, esperto in riabilitazione psichiatrica, consulente in psicologia dello sport
BIBLIOGRAFIA
Pittera C., Sciuto M., Edelstein M. E.
IL SISTEMA PSI.CO.M.
Sviluppo dell’attività cognitivo motoria nell’età evolutiva tra i 4 e i 12 anni.
Ed. Il Vascello, Roma, 2017