“Il pessimista si lamenta del vento. L’ottimista aspetta che cambi. Il realista aggiusta le vele”.
Questa frase credo rappresenti al meglio le nostre reazioni al cospetto di un nuovo anno sportivo che tra timori ed incertezze prende il via.
Non si possono di certo ignorare da un lato le difficoltà legate ad una pandemia che non si arresta e dall’altro alla mancanza di “soluzioni praticabili” che consentano allo sport di base di ripartire con le proprie attività.
Nella piena consapevolezza che la tutela della salute di tutti e la necessità di atteggiamenti responsabili siano le scelte che debbano guidare le nostre azioni, avvertiamo però forte il bisogno di sentirci incoraggiati da gesti concreti. Abbiamo bisogno di uno Stato che non freni l’entusiasmo, che ponga la scuola e lo sport tra le sue attenzioni primarie e che abbia il coraggio di rischiare di più a fronte di un rischio zero che in questo frangente non potrà mai sussistere.
Abbiamo bisogno di avvertire la fiducia da parte di chi non può considerarci meri intrattenitori del tempo libero dei giovani ma soggetti capaci di aiutarli a non perdere la speranza.
Abbiamo bisogno che, un Paese realmente basato sui valori della Costituzione, si preoccupi di più della riapertura delle palestre scolastiche che dei cancelli degli stadi.
Ecco basterebbe già soltanto questo per sentirsi davvero sostenuti in una strada ancora in salita ma che è percorsa da persone “in carne ed ossa” che sui campetti di periferia e nei piccoli impianti hanno imparato l’arte del sacrificio. Eppure sullo sfondo di un anno così particolare, vi è una Riforma dello sport che tiene ancora banco e che di certo non ha mancato di destare molte perplessità. Ci auguriamo allora, come abbiamo avuto modo di ribadire, che il Testo Unico salvaguardi l’unitarietà del sistema sportivo e non snaturi il ruolo e le credenziali della promozione sportiva.
Per la nostra cara Associazione sarà tempo di modifiche statutarie ma anche di rinnovo delle cariche nazionali e territoriali, ossia occasioni di condivisioni e confronto dalle quali continuare a costruire insieme le PGS di oggi e di domani. Cari dirigenti, cari atleti, cari allenatori, cari genitori, che questo tempo di attesa non diventi un’occasione persa in comprensibili preoccupazioni ma ciascuno faccia la sua parte per riparare “quelle vele” che ci consentiranno di proseguire il nostro viaggio unicamente con il coraggio della passione.
PGS ha scelto di stare accanto alle proprie asd, ai propri oratori, ai propri tesserati, ai propri allenatori, ai propri comitati fornendo loro ogni strumento utile alla ripartenza in sicurezza delle attività e garantendo proposte che non lascino indietro nessuno.
Vogliamo continuare a giocare la scommessa del Terzo Settore, ambito nel quale rafforzare la natura sociale delle origini del nostro sport e valorizzare l’operato delle nostre associazioni e dei propri volontari attraverso lo sviluppo di iniziative progettuali utili al tessuto dei territori.
E se non ci saranno le palestre? Ricordiamoci che nel cuore delle nostre città c’è sempre un cortile dell’oratorio pronto ad accoglierci perché non esiste posto più “sicuro” del luogo in cui abbiamo scoperto la vera essenza del nostro fare sport.
Buon anno sportivo, si oggi più che mai abbiamo bisogno di augurarcelo, anzi di dircelo forte, perché non sia un consueto rituale ma l’auspicio sincero di chi nello sport ha riposto la sua libertà e ne ha fatto un progetto di vita.
avv. Ciro Bisogno
– Presidente Polisportive Giovanili Salesiane –