Cari amici PGS,
con la Domenica delle Palme ha ufficialmente inizio la Settimana Santa, che ci porterà a rivivere i momenti della passione, morte e risurrezione di Gesù. Siamo già a Pasqua?!? Praticamente sì!! È la grande festa in cui ricordiamo il nostro “passaggio” dalla morte alla vita, lo sbocciare della speranza che ci riempie di gioia e di stupore. Che poi, a pensarci bene, sono proprio quei sentimenti che passano anche attraverso la sorpresa nascosta nelle uova di Pasqua o attraverso le uova, simbolo della vita, nascoste nei dolci preparati per tradizione dalle nostre nonne… ma bisogna aspettare il grande giorno per poterli mangiare! ATTENZIONE! Ricordiamoci che i passaggi vanno ripercorsi per intero! Non possiamo gustare pienamente la gioia senza passare attraverso le piccole-grandi croci di ogni giorno! Ma non ci bastano già quelle che continuano a piombarci addosso ultimamente?!?! È vero, ma devo darvi una fantastica notizia: Gesù non è stato sulla croce all’infinito!! A questo proposito vi consegno un particolare aneddoto della vita pastorale di Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta che sicuramente ci ha lasciato delle lezioni di vita non indifferenti:
“Nel Duomo vecchio di Molfetta c’è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria. La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito. Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo… Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”… Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce. “Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell’orario c’è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga”.
Aneddoto per alcuni nuovo, per altri forse da rispolverare in questo periodo tanto “cupo”, ma che esprime benissimo un aspetto della nostra spiritualità giovanile salesiana: siamo fatti per la gioia, la speranza e l’ottimismo, anche in mezzo alle fatiche, proprio perché abbiamo un Dio che cammina sempre insieme a noi e le croci… le porta insieme a noi! Un pensiero particolare va adesso ai più “piccoli” delle nostre realtà: forse il mondo che vi stiamo consegnando non è proprio come lo sognate voi e noi adulti, forse, non siamo degli esempi da imitare ad occhi chiusi… potreste farci un bel regalo per questa Pasqua? “Ri-spiegateci” il senso di alcune parole che ancora oggi facciamo tanta fatica a vivere: pace, stupore, fratellanza, servizio, comunione… allora sì che potremo dire: “E Pasqua sia!”
Buona festa!!
Sr Francesca Scibetta
Referente Nazionale