Nel vortice di questi giorni frenetici di inattività la molla per reinventare un modo di “fare Ginnastica Artistica” mi è scattata quando nella chat di WhatsApp l’atleta più vivace dei Programmi C della Don Bosco Cup di Ginnastica Artistica ci scrive… “siamo solo al 9 Marzo”.
Da responsabile del settore Ginnastica della mia Società, la Polisportiva Dravelli di Moncalieri, ho capito che non si poteva stare fermi, che era inutile accanirsi per cercare di recuperare i giorni di allenamento persi ma era ora di guardare in faccia la realtà ed accettare che si, ci si doveva fermare tutti nella propria abituale quotidianità.
Ma fermarsi non vuol dire non vedersi più, o non potersi allenare più, o non poter più pensare alla ginnastica. Bisognava in qualche modo reagire! Nel 2020 le tecnologie sono tali per cui è possibile vedersi tutte e 25 contemporaneamente e poter ricreare l’atmosfera che c’è in palestra, oltre al combattere un po’ la noia e mantenere la forma.
Di getto apro il gruppo WhatsApp dello staff della mia società e chiedo loro: ma se provassimo ad organizzare qualcosa per le atlete? Il verdetto è favorevolmente unanime… è ora di muoverci e preparare materiale per le nostre “bimbe”. A stretto giro parte una Skype call per vedersi tutte e per decidere cosa preparare.
Un po’ di allenamento non fa mai male, ma come comunicare gli esercizi alle più piccole? Un’allenatrice propone di filmarsi per far vedere loro che esercizi fare e come farli.
Sì l’esercizio va bene, però devono anche poter giocare e rilassarsi! Un’altra allenatrice stravolge la filastrocca “la bella lavanderina” a tema ginnastica, inserendo salti, equilibri e giri. Un’altra si attiva e cerca in rete dei disegni con dei bei body da poter colorare, per fare dei cartelloni da appendere al saggio di fine anno.
Le allenatrici dei gruppi agonistici si chiedono come intrattenere le atlete più grandi: sui social già girano le prime sfide ginniche, ma le allenatrici più giovani fanno notare che non tutte hanno piacere di mostrarsi su Instagram paonazze o in tuta!
Il nostro giudice di società ha un’idea brillante: e se provassimo a fare un quiz virtuale a tema ginnastica? Oltretutto potrebbero partecipare anche i genitori, per far conoscere un po’ di più il nostro sport.
Nel frattempo si chiede alle agoniste quali App stanno utilizzando a scuola per fare le videolezioni: il sondaggio ci fornisce due/tre applicazioni da utilizzare in maniera gratuita quali ZOOM, che permette di vedersi tutte in contemporanea ed ha una buona qualità audio/video. L’app è gratuita ed è facile creare una stanza virtuale da 100 partecipanti massimo con un link, da spedire ai propri contatti. Unico svantaggio: la lezione può durare al massimo 40 minuti (ma è possibile far ripartire il tutto). La più classica è SKYPE, in cui è possibile creare un gruppo da 50 persone per poterci vedere in contemporanea e far partire l’allenamento virtuale.
La risposta dei nostri atleti è immediata: i genitori ci ringraziano per le attività che permetteranno di intrattenere le bambine in casa, le atlete partecipano su instagram ai giochini virtuali, qualche nuovo follower appare sui social della società! Ma soprattutto, tra il ringraziarci per i giochi e gli esercizi, sono tante le famiglie che ci chiedono come stiamo ed hanno premura per le allenatrici, un po’ come se fossimo le loro figlie.
Il Covid ci ha divise ma ci ha permesso di scoprire che siamo più unite di quanto pensassimo!
Alessandra Balla