Pallone di calcio - Foto Pixabay da Pexels CC0

Lo sport crea valore, in ogni senso

La recente pubblicazione del Rapporto Sport 2024 – che consolida la collaborazione tra l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e Sport e Salute – offre un’analisi dettagliata e ricca di sfaccettature che riguardano lo Sport e gli effetti che esso ha nel nostro Paese. Lo Sport dunque, come elemento che contribuisce a creare valore, si afferma strumento che sa creare cultura, arte, consapevolezza gestionale, migliorando la qualità della vita e della comunità.

In termini di Pil e dimensione economica dell’industria sportiva si registrano aumenti significativi del valore aggiunto in tutti i settori di attività economica. Il settore dello Sport ha raggiunto nel 2022 in Italia una dimensione economica rilevante pari a 24,7 miliardi di euro, in crescita del +12,6% rispetto all’anno precedente, con un contributo al Pil nazionale dell’1,38%. Nel 2022 la crescita del valore aggiunto rispetto all’anno precedente è stata superiore a quella registrata dal complesso dell’economia italiana (+6,8%). Aumenta anche del +2,6% il numero degli occupati che salgono a 412 mila addetti lungo la filiera estesa. In aumento anche il numero degli italiani che praticano attività sportiva: nel 2023 sono stati 37,1 milioni gli italiani “attivi”, pari al 64,8% della popolazione.

Tutto questo è di enorme importanza se si pensa alle conseguenze che il Paese ha subito a causa del periodo pandemico. Il progresso di oggi quindi si configura come segnale di un’Italia in movimento: crescono i praticanti sportivi, riprende con forza l’attività giovanile, scende la sedentarietà, aumenta l’importanza del concetto di sport come simbolo di benessere per il singolo individuo e per l’intera comunità in tutte le sue forme. L’analisi dei più recenti dati Istat riferiti alla pratica sportiva e di attività fisiche nel tempo libero, ci mostra un’Italia più sportiva e più attiva, ben 16,2 milioni praticano lo sport in maniera regolare e continuativa, attestando il miglior dato mai registrato e segnando un incremento negli ultimi 10 anni di 3,6 milioni. Di contro cala il numero di italiani sedentari, con una percentuale che nel 2023 si attesta al 35%. Tutto questo sotto la spinta di diversi fattori: l’emergere di nuove discipline sportive, la promozione dello Sport attraverso numerosi progetti pubblici, grazie alla diffusione nella popolazione di una maggiore consapevolezza sull’importanza della pratica sportiva, grazie alla determinazione del valore sociale generato direttamente dai progetti.

Canestro basket - Foto Markus Spiske da Pexels

Canestro basket – Foto Markus Spiske da Pexels

In un’ottica generale, gli investimenti realizzati nella maggior parte delle Regioni del Mezzogiorno evidenziano un moltiplicatore sociale elevato, a dimostrazione della capacità dello Sport di manifestare grande potenziale rigenerativo proprio nelle aree contraddistinte da maggiori deficit impiantistici e minor tasso di pratica sportiva. Lo Sport si conferma il motore di inclusione sociale, l’indice Sroi (Social Return on Investment) continua a confermare la capacità dello Sport di agire da potente moltiplicatore di benefici per i territori e le comunità.

Ogni euro investito in progetti sportivi è in grado di generare mediamente oltre 4 euro di ritorni sociali, migliorando le “prestazioni” delle comunità su alcuni indicatori chiave, tra cui: salute, occupazione, istruzione, lotta alla criminalità. La principale missione dovrà sempre essere quella di promuovere lo Sport per tutti, attraverso l’attuazione di un piano di interventi volti allo sviluppo di un modello sportivo di comunità, che si prenda cura della qualità della vita di adulti e giovani in maniera inclusiva e sostenibile nel tempo.

Di Elisa Pugliese

(Foto in evidenza Pixabay da Pexels CC0)