Parigi e quei Cinque cerchi da riempire con gesti di Pace

Tra mille contraddizioni e un miliardo di speranze sono partiti i Giochi Olimpici. Lo Sport con la maiuscola diventa protagonista. E quella maiuscola non si deve soltanto al prestigio dei grandi campioni che vi partecipano, ma al senso più alto che si può dare al termine, come messaggio pacificatore fra i popoli.
 
Purtroppo la tregua olimpica è un miraggio, perché nel mondo ci sono una cinquantina di conflitti in corso e nessuno si fermerà per le gare di questi giorni. Anzi in passato sono stati i Giochi a fermarsi durante i due conflitti mondiali.
Ma ci auguriamo che da Parigi 2024 si riaffermi un concetto chiaro, per nulla apolitico, e fondamentale sotto l’aspetto educativo. Lo Sport rimane un riferimento sociale di altissimo profilo. Perché è capace di far rispettare le regole. Perché impone il rispetto degli altri. Perché sa suscitare forti emozioni. Perché impara a combattere senza bisogno di distruggere il “nemico” che è solo avversario.
 

Parigi in questi giorni diventerà un libro aperto di umanità e sicuramente ci saranno anche pagine contraddittorie, se non addirittura negative, rispetto a quanto premesso. Ma se sapremo leggere i segnali giusti, coglierne l’essenza e tradurli nella quotidianità delle nostre vite, allora i Giochi Olimpici potranno diventare davvero messaggeri di pace. Senza false retoriche dei potenti che cercano di strumentalizzarle a proprio uso e consumo. Quei Cinque cerchi restino qualcosa di popolare e appassionante, capace di farci sognare.

Buone Olimpiadi a tutti 

 
 
Maurizio Nicita