Nonostante la giovane età, Maria Chiara dice di insegnare ginnastica artistica… “da tutta la vita”. Il suo progetto si chiama Scuola Clopin, associazione nata sotto forma di laboratori itineranti che nei mesi scorsi ha aderito al progetto PGS SI.
A convincere Maria Chiara a prendere parte al progetto è stata anche la possibilità di seguire il percorso formativo per alleducatori. “Se noi adulti ci formiamo in maniera adeguata possiamo arricchire davvero i ragazzi a cui ci rivolgiamo e possiamo superare ogni etichetta legata alle singole discipline sportive. Questo è il tipo di inclusione che voglio trasmettere”, spiega.
Il nome “Clopin” deriva dal personaggio del romanzo Notre-Dame de Paris ed è stato scelto per connotare il carattere “circense” dell’asd, che ad oggi cerca ancora un suo spazio ma nel frattempo promuove i propri valori sul territorio di Secondigliano.
“Vogliamo che lo sport, le attività del tempo libero e di intrattenimento siano accessibili a tutti e vogliamo superare le categorie che generano ostacoli. Non ha senso continuare a pensare che la ginnastica artistica sia per le femminucce e il basket per i maschietti. Vogliamo superare tutto questo”, aggiunge Maria Chiara.
Aderire al progetto PGS SI per la Scuola Clopin significa crescere e migliorare attraverso il confronto e lo scambio di idee con professionisti e con altre realtà che operano in tutta Italia sulla base degli stessi principi. “Incontrando altre persone possiamo sempre imparare qualcosa in più e osservare i problemi da nuovi punti di vista per trovare strategie che prima non avevamo individuato”.