PGS SI è anche condivisione di esperienze all’insegna dello sport inclusivo. L’asd Agorà e l’asd Real Eyes nei mesi scorsi si sono incontrate in Veneto per sperimentare alcuni momenti di sport insieme. I piccoli atleti hanno avuto modo di confrontarsi con il “mondo degli altri”, un mondo che per i bambini di Real Eyes è quello dei ciechi e degli ipovedenti.
Provate a chiudere gli occhi. Riuscireste a compiere gli stessi movimenti che abitualmente portate a termine a occhi aperti? Probabilmente avreste qualche difficoltà, almeno all’inizio. I bimbi di Agorà si sono cimentati proprio in situazioni come questa durante gli incontri con gli amici di Real Eyes Sport. Ora ne comprendono meglio le sfide quotidiane e sanno riconoscere l’immenso valore delle differenze che ogni individuo possiede rispetto agli altri, differenze che grazie a metodiche consolidate di sport inclusivo vengono valorizzate e trasformate in punti di forza.
Durante gli incontri tra le due associazioni l’attenzione da parte degli istruttori è stata sempre molto alta, ma gli ostacoli si sono rivelati meno insormontabili di quanto si potrebbe immaginare: tutti i bambini hanno fatto attività motoria insieme, si sono divertiti, hanno socializzato e riso insieme, imparando l’uno dalla vita e dai movimenti dell’altro. Ciechi, ipovedenti e vedenti tutti insieme.
Tra le varie attività che porta avanti, Agorà si concentra sulla ricerca di equilibrio corpo-mente nei bambini attraverso la ginnastica artistica. Il gesto tecnico, dunque, è soltanto uno strumento per raggiungere una maggiore consapevolezza, ma il vero traguardo non è la perfezione di quel gesto. Una concezione che, per i fondatori dell’associazione, affonda le radici in esperienze precedenti, shiatsu in primis.
Le loro idee si sposano alla perfezione con quelle di una realtà come Real Eyes Sport, nata dalla considerazione che ogni bambino cieco o ipovedente va seguito in maniera indipendente e difficilmente, purtroppo, trova spazio all’interno delle società sportive “tradizionali”, che dovrebbero adeguare la propria proposta e faticano a farlo.
L’incontro tra le due asd ha arricchito entrambe. Lo stupore da parte dei piccoli atleti di era palpabile. Nelle settimane precedenti agli incontri erano stati preparati dai loro educatori all’accoglienza anche grazie a letture stimolanti, tra le quali alcune dedicate alla riflessione sull’importanza del “vedere senza vedere” grazie all’attivazione e al potenziamento degli altri sensi”. Confrontarsi con i coetanei è stata un’emozione grandissima, alimentata anche dall’aspetto pratico: i bambini normodotati hanno giocato con strumenti costruiti appositamente per ciechi e ipovedenti, dotati di segnali acustici. Hanno anche svolto esercizi bendati, per meglio immedesimarsi nella pratica sportiva che si vive in casa Real Eyes Sport. Alla fine tutti i piccoli atleti hanno portato a termine gli stessi esercizi e non vedono l’ora di ritrovarsi in palestra insieme.