Che sport ti piacerebbe fare? Sicuramente questa domanda è stata pronunciata, almeno una volta, da una mamma o un papà ai propri figli. Oggi il mondo dello sport offre sicuramente più possibilità di scelta alle famiglie e in questo articolo vi parlerò di un aspetto poco noto delle discipline che nel loro insieme sono denominate “sport equestri”, ma che sicuramente può aiutare ogni famiglia ad apprezzare l’equitazione ed inevitabilmente il mondo del cavallo.
Il binomio
Gli sport equestri rappresentano l’unico sport dove l’attività fisica viene svolta insieme ad un animale, il cavallo, e questo aspetto non deve assolutamente passare in secondo piano.
Mentre per tutti gli altri sport la preparazione atletica è rappresentata “semplicemente” dal piano di allenamento dell’atleta o del ginnasta stesso, negli sport equestri la preparazione atletica è quella del “binomio” ossia l’inscindibile combinazione di atleta-umano e del collega atleta-cavallo; alla base della creazione del binomio c’è prima di ogni cosa la necessità di conoscersi e rispettarsi reciprocamente per così poter insieme raggiungere l’intesa che serve per poter eseguire insieme esercizi, percorsi e chi lo sa… gareggiare a delle competizioni.
Come si può facilmente intuire, negli sport equestri non vi è preparazione atletica senza l’attitudine a prendersi cura del proprio collega intervenendo con quotidiane azioni che possono sembrare essere una “questione a parte” all’attività sportiva ma che invece sono il fulcro di tutto quello che l’equitazione ha da dare.
Attenzione e responsabilità
La cura del cavallo, tecnicamente detto grooming, cambia tantissimo il concetto che un bambino ha del praticare attività sportiva, non basta portarsi il cambio vestiti prendere la palla o entrare in palestra per iniziare gli allenamenti, chi pratica equitazione dedica la maggior parte del proprio tempo di permanenza nella struttura sportiva, il circolo ippico, alla cura ed alla preparazione del suo collega cavallo. Questa fase si può intendere come il “riscaldamento da terra” dell’atleta-umano e le meritate attenzioni che necessità il collega atleta-cavallo. La cura e la dedizione che un bambino dovrà mostrare al suo compagno cavallo lo porteranno, naturalmente, a sviluppare un forte senso di responsabilità, più di quanto potrà accadere in un qualunque altro sport in cui la scarsa cura dei propri attrezzi può portare ad una rapida usura o l’improvvisa rottura di essi seguita magari da una ramanzina sul come si debba avere rispetto delle proprie cose; nell’equitazione non aver avuto cura del proprio collega o degli attrezzi usati con il proprio collega (per esempio la sella, la testiera, i paracolpi, sottosella etc.) può portare il nostro amico a farsi male, non stare bene e non essere nelle condizioni mentali per potersi allenare con noi. Ecco perché è riduttivo definire gli sport equestri “individuali”.
Benefici e costi
Sono tantissimi i benefici per il corpo di un bambino: rinforzare la colonna vertebrale e correggere la propria postura, rinforzare il proprio sistema cardiovascolare, ma ancora più importanti sono gli aspetti mentali come lo sviluppare un grande sensibilità nei confronti degli animali e soprattutto del cavallo che diventa quasi un antistress ed un amico a tutti gli effetti. A questi si aggiungono gli aspetti educativi: il rispetto delle esigenze del cavallo, il rispetto per i propri compagni di scuderia, la pazienza di aspettare a raggiungere i risultati desiderati mediante un lavoro quotidiano, e non ultimo il rispetto dell’ambiente e di tutto il contesto cui il cavallo è inserito ridando anche alle famiglie che portano i propri figli a fare equitazione la possibilità di vivere a pieno la natura e le sue regole. E poi da anni lottiamo il pregiudizio: equitazione sport d’élite. Ciò su cui da anni lavoriamo è renderlo sempre più fruibile e alla portata di tutti. Oggi trovare abbigliamento ed attrezzatura sportiva a costi contenuti è più semplice, e ha facilitato l’ingresso dell’equitazione nelle case degli italiani.
Obbiettivi
Ogni lezione di equitazione rappresenta sempre più un piccolo passo per raggiungere un equilibrio psicofisico, le sensazioni che proviamo in sella ci avvicinano sempre più alla consapevolezza che a volte bisogna affidarsi a loro… e percepire quella porzione di tempo trascorsa con il cavallo come una vera e propria cura per il corpo e per l’anima. L’obbiettivo che ci poniamo è quello di avvicinare più bambini possibili presso tutti i nostri circoli ippici e far conoscere da vicino questo bellissimo compagno di sport e di vita.
Tino Nicolosi
Responsabile Nazionale PGS Settore Equestre