Eccoci di nuovo ai nastri di partenza e questa volta con la speranza di iniziare la nostra corsa senza più fermarci.
La strada appare ancora in salita e non resta che aggrapparci alle scelte illuminate della politica ed al forte senso di responsabilità degli esseri umani.
I risultati raggiunti dalla scienza in tempo record rischiano di essere messi in crisi da una campagna di comunicazione che disorienta e terrorizza, ponendo in discussione l’unica arma in grado di difenderci da questo maledetto nemico invisibile.
Eppure lo sport, attraverso gli straordinari successi degli atleti olimpici e paralimpici, ha avuto ancora una volta il merito ed il coraggio di unire un Paese intero e farsi promotore di messaggi che vanno aldilà delle medaglie conquistate.
Si guardi quindi a Tokyo come occasione per tracciare una strada che conduca finalmente lo sport di base al centro di un serio e realizzabile progetto di promozione e sviluppo, abbandonando definitivamente soluzioni normative tortuose o campagne di strumentalizzazione volte ad accaparrare unicamente consensi.
Sia chiaro. Non vogliamo ignorare o sottovalutare le gravose problematiche che questa pandemia ha provocato a migliaia di associazioni e società sportive, delle quali continuiamo a farci strenui sostenitori a tutti i livelli, ma siamo altrettanto consci che esse vanno affrontate con onestà intellettuale e senza alimentare ulteriore confusione.
Lo sport di base e di alto livello devono necessariamente vivere di interscambio e non di contrapposizione. La scuola, gli oratori, le asd non devono rappresentare luoghi di mero intrattenimento ma preziose occasioni di conoscenza della pratica sportiva che stimoli al raggiungimento di obiettivi sempre più elevati e che trasformino lo sport in uno stile di vita.
In questo panorama, che fa da sfondo all’avvio del nuovo anno sportivo, abbiamo però il dovere di assumere decisioni che garantiscano la sicurezza delle nostre attività e tutelino la salute dei nostri tesserati.
Lo avevamo già fatto con i protocolli per la ripartenza delle attività e lo confermiamo oggi nella scelta di un rigoroso rispetto delle disposizioni del Decreto Legge n. 105 del 23 Luglio 2021, prevedendo il più possibile, all’interno dei protocolli stessi, l’utilizzo del green pass per tutti gli atleti e gli operatori sportivi.
Qualcuno potrà storcere il muso ma vogliamo assumere scelte coerenti con le nostre finalità statutarie.
Un’Associazione che ha a cuore la crescita integrale dei propri giovani ha il dovere di ripristinare una continuità di occasioni educative che soltanto l’aggregazione sportiva può garantire.
Si avverte forte la necessità che le nostre attività ripartano al più presto e non subiscano più alcun brusco stop affinchè lo sport PGS torni a riaccendere ovunque la speranza.
Ecco perché il green pass rappresenta per noi in primis una scelta etica che non vuole creare forme discriminatorie tra sportivi vaccinati e non ma vuole alimentare una necessaria ripresa sociale in nome del rispetto del valore della vita.
E’ fondamentale continuare a non abbassare la guardia ed a rispettare, in ogni occasione, le disposizioni di tutela sanitaria ma al contempo non dobbiamo avere il timore di rivivere l’esperienza del campo e di tornare a respirare aria di sport.
L’Associazione Nazionale, in tal senso, ha ritenuto necessario investire risorse per dare nuova linfa alle proprie attività di promozione sui territori e far sì che atleti, dirigenti, tecnici e famiglie riscoprano, nell’esperienza PGS, un riferimento tecnico educativo di cui fidarsi ed a cui affidarsi.
Siamo impegnati in tante sfide che vedranno nei prossimi mesi le Polisportive Giovanili Salesiane protagoniste al servizio delle proprie associazioni grazie anche all’opera instancabile dei tanti infaticabili dirigenti dei suoi Comitati Territoriali che non smetterò mai di ringraziare.
Ed allora che questo nuovo inizio non sia solo tempo di proclami e buoni propositi ma ci aiuti “responsabilmente” ad individuare la strada maestra per dare forma e concretezza ai sogni ed alle speranze di migliaia di giovani.
Siamo chiamati tutti a fare la nostra parte per dare un rinnovato slancio al mondo dello sport dilettantistico e di base che, nonostante le tante ferite “umane ed economiche” inferte dalla pandemia, è pronto a rimettersi in gioco con la forza e la passione di tanti tecnici e dirigenti coraggiosi.
Auguro quindi a tutti voi che questo nuovo anno sportivo sia momento di rinascita personale e di riscoperta della bellezza delle piccole grandi cose, quelle che si possono vivere e spiegare soltanto varcando l’ingresso di un campo o una palestra.
Buon anno sportivo e PGS!
avv. Ciro Bisogno